Il Libro dei morti degli Antichi Egizi

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Il Libro dei morti degli Antichi Egizi

La civiltà egizia, si sa, è una delle più grandi che siano mai esistite ed anche una delle più affascinanti e misteriose.

Lo testimoniano i reperti archeologici e i grandi monumenti, ma anche altri tratti della loro cultura.

Come è noto, gli Egiziani davano un valore immenso all’aldilà, ovvero alla vita oltre la morte, come testimonia, fra l’altro, il Libro dei morti.

Vediamo di saperne di più.

Cos’è il Libro dei morti

Nella cultura egizia, il Libro dei morti serviva ad accompagnare i defunti nel viaggio dalla vita terrena a quella ultraterrena.

Esso racchiude formule magico-religiose di vario genere.

Questi racconti dovevano servire al defunto per superare i vari ostacoli nel lungo e tortuoso percorso prima di giungere di fronte ad Osiride, al quale spettava il giudizio sulla sua vita terrena.

Evoluzione nel tempo del Libro dei morti

Il Libro dei morti non è stato sempre uguale a se stesso, ma è cambiato nel corso del tempo seguendo l’evoluzione del popolo egiziano.

In origine il Libro dei morti veniva scritto sulle pareti delle camere sepolcrali e, in seguito, direttamente sui sarcofagi.

Abbiamo molte testimonianze in tal senso, in quanto l’archeologia e, in particolare, l’egittologia, hanno riportato alla luce un gran numero di testi di questo genere.

Tutto cambiò nel corso della XVIII dinastia (1543-1292 a.C.), quando gli scritti vennero affidati ai papiri.

Praticamente nel sarcofago, oltre agli oggetti in gran parte di uso quotidiano che avrebbero dovuto accompagnare la persona scomparsa nel viaggio nell’aldilà, veniva inserito anche un papiro con scritte le formule suddette.

Esso veniva arrotolato e deposto accanto al corpo.

Secondo gli Egiziani, la vita vera in fondo, iniziava proprio dopo il trapasso.

Da qui l’usanza di deporre insieme al cadavere, che veniva mummificato, tutti gli oggetti che gli appartenevano e che gli sarebbero serviti nell’oltretomba.

E’ stato proprio questo profondo e sentito culto dei morti a far sopravvivere per millenni quelle incredibili e meravigliose testimonianze della civiltà e della cultura egiziane.

Non solo il Libro dei morti, ma anche la Piramidi, la Sfinge, la Valle dei Re, la Valle delle Regine e la maggior parte dei reperti conservati nei musei, scaturiscono proprio dal profondo legame che gli antichi Egizi avevano con la morte e il mondo ultraterreno.

Altre informazioni e curiosità sul Libro dei morti

Non è mai esistita un’unica edizione del Libro dei morti e non ve ne sono due esemplari identici.

Sembra inoltre che alcune persone abbiano commissionato copie personali di questo libro scegliendo liberamente testi che consideravano importanti per andare nell’oltretomba.

Il Libro dei morti, quasi sempre, è scritto con caratteri geroglifici o ieratici, spesso accompagnati da illustrazioni.

Non di rado queste ultime, oltre all’indiscutibile valore storico, archeologico e documentario, hanno anche un notevole valore artistico (non dimentichiamo che gli Egiziani erano eccezionali anche nei dipinti, sia parietali che su papiro, di cui ne restano, per fortuna, in grande quantità).

Le scene raffigurano il più delle volte il defunto stesso e le tappe fondamentali che lo porteranno nel regno dei morti.

 

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